mercoledì 6 maggio 2015

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DESCRIZIONE FISICA


Puoi leggermi gli anni nella vaga stempiatura che separa la fronte dai capelli castani, un po' rossicci, e nelle prime zampe di gallina ai lati degli occhi, che sono celesti e con un taglio, devo ammetterlo, un po' triste. Non che sia triste. Solo molto stanco.
Ho un naso importante, lungo, che dà carattere ad una faccia che altrimenti - ammettiamolo senza false modestie - sarebbe troppo piacente per appartenere ad uno stimato professore universitario. Immagino che possa dirsi lo stesso per le orecchie un po' a sventola.
Sono miope e porto gli occhiali. Ho denti buoni, potendo permettermi di investire un buon numero di quattrini sul mio sorriso.
Durante l'adolescenza sono stato un discreto giocatore di Pyramid a livello amatoriale, ma al momento quello che mi resta dell'esperienza sul campo è la fidelity card dello stadio di Manhattan, un'altezza ragguardevole ed un fisico asciutto.
Ho un debole per i vestiti e le scarpe costose. Nessuno è perfetto.

DESCRIZIONE CARATTERIALE

Take pains. Be perfect.



Ho il brutto vizio di essere un uomo morbosamente curioso. Le persone, gli oggetti, i luoghi: mi attraggono in maniera irresistibile e spasimo per conoscerne gli anfratti più nascosti, le circonvoluzioni mentali più aggrovigliate. Leggo moltissimo, poiché sono consapevole della virtuale immensità del materiale di studio. Ho un carattere metodico; alcuni dicono che non ci si può fidare di un uomo che ha una scrivania ordinata, e forse hanno ragione. Mi piace organizzare tutto: anche le persone. Soprattutto, le persone. Tutto ciò ha fatto di me un uomo fortemente abitudinario: elenchi, tabelle di marcia, memorandum. Conosco i miei prossimi passi prima ancora di poggiare un piede per terra.
Mantenere le redini della propria vita richiede una grandissimapazienza: la professione mi ha aiutato a coltivare questa indispensabile qualità.
La vita mi ha reso cinico, disilluso, fuorché quando si parla di arte: è una delle poche cose che riesce a commuovermi.
Alcuni mi hanno definito come un individuo amorale: io mi ritengo semplicemente privo di pregiudizi.

CAPACITA'

dr. Harvey J. Morgan

Ho ricevuto la migliore istruzione che il denaro potesse comprare.
Immagino che questo spieghi tutti quegli zero sulla mia parcella.
Mi sono laureato nel 2499 al Manhattan Institute of Psychology in Scienze e tecniche psicologiche, ed ho poi conseguito un dottorato di ricerca in Neuroscienze.
Negli ultimi diec'anni ho sempre insegnato al MIP, sebbene il rettore mi abbia recentemente consigliato di prendermi un anno sabbatico.
Ma questa è un'altra storia.
Parlo e scrivo correttamente in tre lingue -Inglese, Cinese e Russo- e ho una certa familiarità con l'Arabo.
Le finanze pressoché illimitate della mia famiglia mi hanno permesso di viaggiare a piacimento e di farmi una cultura geopolitica piuttosto solida, risultata per altro preziosa durante la grande guerra.
Benché abbia un debole per le auto di lusso, cerco di tenermene lontano il più possibile, e temo di essere diventato, col passare degli anni, un pessimo guidatore.
Ho, con le pistole, la dimestichezza di tutti coloro che hanno ponderato il suicidio senza avere mai avuto il coraggio di metterlo in pratica: conosco l'espressione lugubre della canna di una pistola, ma so fare fuoco a stento. Non di meno, gli esperti sconsigliano di mettere alla prova un soggetto nelle mie condizioni di salute. 


OPERE SCIENTIFICHE DEL DR. HARVEY J. MORGAN


Studi clinici sulla privazione del sonno (2504)
Linee guida alla coercizione non fisica (2506)
Approcci scientifici alle tecniche d'interrogatorio (2507)
Brevi cenni sul digiuno indotto (2512)
Dangerous feelings (work in progress)

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