Capital City
È intrappolata sotto le macerie da circa venti ore. I soccorritori la alimentano per mezzo di una piccola sonda attraverso cui passa una soluzione zuccherina che può tenerla in vita per giorni. Ha freddo ed una caviglia spezzata. Sopra di lei, oltre il buio polveroso ed instabile, ci sono molti metri di detriti di cemento armato - ha aiutato uno dei pompieri a legare una spessa corda attorno ad una delle anime di ferro che stanno dalla sua parte. Kelly Parker ha sette anni e quattro mesi, ma in questo momento è la bambina più coraggiosa con cui Harvey Morgan abbia mai dovuto lavorare.
Non che lui abbia mai lavorato con i bambini. Lui non lavora con i bambini, per principio. I bambini gli incutono un timore viscerale ed acuto, uno di quei timori che puoi gestire soltanto calandoti una dose eccessiva di farmaci per stenderti a letto e risvegliarti solo quando la paura ti sarà passata.
L'unica cosa che connette Kelly Parker al resto del mondo è una frattura fra le macerie larga più o meno tre dita. Le hanno calato giù un c-pad, spiegato attentamente come usarlo, e adesso lei ed Harvey sono costantemente in contatto, separati soltanto da un muro di pietra dura.
Talvolta Harvey deve lasciare l'auricolare ai genitori di Kelly, e per questo li odia. Si dice che li odia per via dell'isterismo della madre, che ha l'unico effetto di destabilizzare la bambina, di farle perdere il senso delle cose importanti a cui deve pensare - cioè se è sempre abbastanza idratata, se gli arti sono posizionati comodamente, se ha la sensazione di perdere sensibilità nel piede rotto.
Kelly ed Harvey parlano incessantemente da otto ore e ventisette minuti. Intanto, gli ingegneri studiano i carichi e le soluzioni per rimuovere appena lo stretto necessario per recuperare la bambina senza rischiare di farle franare tutto addosso. Harvey le racconta dettagliatamente della pesca dei black marlin nelle acque di Castro, a New Melbourne. Kelly lo riempie di domande, a cui Harvey risponde con tutta l'onestà di cui è capace - lui non crede in Dio, ma se mai dovesse esistere un inferno, senz'altro accoglierebbe le anime di coloro che hanno osato mentire ad una bambina.
Ci ha messo parecchio per instaurare un buon feeling con Kelly; ci vuole tutta la sua abilità per mantenerlo intatto. Le racconta ogni cosa, dal principio, finché non decide che può affidarsi a questa voce sconosciuta e farsi condurre attraverso la più spaventosa esperienza della sua vita.
Kelly Parker viene estratta viva dalle macerie cinquantuno ore dopo l'attacco.
Quando Harvey Morgan la vede per la prima volta, questa coraggiosa bambina ricoperta di polvere grigia, scoppia a piangere.
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