Alcuni anni dopo.
Le
autorità di New London hanno dato ordine di evacuare la città.
Ormai è troppo pericoloso rimanere ammucchiati in un unico, grande
centro abitato: la popolazione civile verrà smistata nei bunker
sotterranei che si stanno dando pena di costruire in fretta e furia
per tutte le campagne del pianeta.
Gli
imperativi sono due: costruire delle fosse abbastanza profonde da
resistere ad un incidente nucleare e stiparle di viveri a sufficienza
per far sì che i civili, con le opportune razioni, possano
sopravvivere fino a 24 mesi senza dover mai uscire dalla propria
stazione di salvataggio. È così che le chiamano. Cosa sarà di loro
una volta finite le provviste, è nelle mani di Dio.
Harvey
Morgan pensa al suo conto in banca mentre attraversa i corridoi di
Serenity House. Non avrebbe mai immaginato di morire povero. Ma è
ovvio che non ci possano essere bunker per tutti. Certo, il governo
promette tutti i giorni di costruirne altri, ma per ora avere un
posto dove nascondersi costa caro. Sopravvivere, in fondo, è sempre
stata una cosa da ricchi.
Serenity
House è un via vai di parenti, infermieri e medici concitati. La
struttura verrà chiusa a breve; tutti i familiari sono stati
informati del fatto che devono riprendersi i vecchi dementi che
avevano gentilmente scaricato in una delle più lussuose ed esclusive
case di riposo di Manhattan. E alla svelta, anche.
Harvey
Morgan Senior lo aspetta su una sedia a rotelle in una stanza piena
di luce al trentesimo piano del grattacielo. Non che sia così
vecchio. Probabilmente avrebbe potuto reggere meglio la demenza se
avesse evitato di calarsi ogni striscia di blast disponibile a
Manhattan, nei suoi golden days.
Un
filo di bava gli pende dalla bocca, incastonandosi fra la barba
sfatta.
Il
dottor Morgan immagina che non valga la pena inoltrare le sue
rimostranze.
Senza
badare al padre più di quanto baderebbe ad un soprammobile di
cattivo gusto, esce sul piccolo balcone su cui si affaccia la stanza
del vecchio.
Si
accende una sigaretta.
Di
fronte a lui, il cielo grigio di New London è puntellato di
esplosioni e neri rivoli di fumo. Le incursioni dei Marauders in
quello spezzone di cielo si sono fatte di giorno in giorno più
frequenti. Sarà bene affrettarsi.
Il
dottor Morgan sospinge la carrozzella verso il balcone.
Per
qualche secondo prende in considerazione l'idea di sprecare qualche
ultima parola - per maledirlo fino alla fine dei tempi o forse assolverlo; ma poi si limita a fare spallucce e scaraventare il
padre giù dalla finestra. Rapido, pulito, quasi indolore.
Un ultima
boccata di fumo, prima di gettare di sotto anche la sigaretta.
Si
sistema la cravatta prima di uscire dalla stanza e dirigersi verso le
scale antincendio.
Chi
l'avrebbe mai detto che sarebbe servita la fine del mondo per
riuscire finalmente a far dormire come un sasso Harvey Morgan?