sabato 12 aprile 2014

to know what a person has done, and to know who a person is, are very different things.

Sai come funziona, Junior: chiudi gli occhi, stai tranquillo, finirà presto, come sempre.
Hai studiato la violenza per tutta la vita, non sarà un ragazzino dai capelli rossi a far accelerare i battiti del tuo cuore. Sai che non intende ucciderti. Non che importi nulla, in realtà. Ma domani ti sveglierai e sarai ancora fra noi in questa valle di lacrime, e non sarà cambiato niente. A parte la giacca. Tutto quello che indossi è da buttare, sporco di sangue e polvere e sudore acido.
Pensa, Junior: sei in un posto mille miglia lontano dal sapore oleoso del silenziatore che ti ha incastrato in gola, così a fondo da farti venire voglia di vomitare, e mille miglia lontano dalle dita che ti esplorano tuo malgrado. Pensa a quello che ti sta dicendo. Adesso il messaggio è chiaro. Non che te ne importi niente, del messaggio, a ben pensarci. L'unica cosa su cui riesci a focalizzarti è il flusso del sangue che ti attraversa la spalla, e la sensazione della camicia bagnata appiccicata al petto.
È il primo proiettile che ti prendi, Harvey Morgan, ed il primo proiettile non si scorda mai.
Ma non è vero: c'è anche un'altra cosa su cui riesci a focalizzarti, ed è l'immagine di Ezra Crane ridotto ad un ammasso di sangue urlante. 

Quando i muscoli si contraggono in uno spasmo non voluto, il dottor Morgan apre di nuovo gli occhi, e nota poco distante la sagoma accartocciata del proiettile che gli ha attraversato l'orgoglio prima che la spalla.

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